Lo sterminio di bambini in Brasile

di Siro Darlan*, pubblicato su Jornal do Brasil il 31.01.15

 

Una delle università più avanzate del mondo, Harvard, ha rilevato che i bambini trascurati all’interno di “abrigos” (ndt. con il termine “abrigo”, letteralmente “rifugio”, si definiscono in Brasile le strutture di accoglienza per bambini abbandonati e/o di strada), presentano problemi di sviluppo cerebrale, che porta ad una riduzione della capacità linguistica e mentale.

 

Secondo la ricerca la cura dei bambini non si riassume solo nel “cambiare i pannolini” o “alimentarli”Lo sviluppo cerebrale dei neonati e dei bambini dipende dagli stimoli dei loro genitori o tutori. Quando vengono abbandonati e non hanno stimoli affettivi, questo sviluppo è compromesso.

 

In Brasile ci sono, secondo il CNJ (Consiglio Nazionale di Giustizia), 80.000 bambini abbandonati in abrigos che non vengono sottoposti a controlli.

 

Durante l’adolescenza, alcuni di questi bambini abbandonati commettono reati per riuscire a sopravvivere senza le loro famiglie. Ben presto vengono arrestati e la giustizia li sbatte dentro istituzioni totalitarie per, in teoria, essere risocializzate. Quanta ironia, se nemmeno lo sono state mai socializzate! Questi giovani, a differenza di quanto accade con gli adulti, non passano attraverso test di salute mentale per vedere se hanno la capacità cognitiva per essere “puniti” come autori di reati. I professionisti della salute mentale lo ignorano e abbandonano alla loro sorte, o disgrazia, questa parte di brasiliani che sono nati per essere eliminati.

 

Era quello che mancava. Ma non manca più. Una ricerca dello stesso governo federale, dell’UNICEF , dell’Osservatorio delle Favelas e del Laboratorio di analisi sulla violenza dell’Università Statale di Rio de Janeiro (LAV-UERJ) mostra che dal 2013 al 2019 la società brasiliana avrà assassinato 42.000 giovani, con i neri che avranno quasi tre volte di più possibilità di essere vittime di omicidio rispetto ai giovani bianchi e 11.92 in più se di sesso maschile. Nemmeno il regime nazista tedesco, che tanti poliziotti vanno predicando come ideale delle loro corporazioni, è risultato tanto efficace in tema di sterminio degli indesiderati.

 

Per raggiungere questo obiettivo, il governo municipale (ndt. di Rio de Janeiro)contribuisce con la sua consueta negligenza mantenendo bambini e adolescenti abbandonati in porcilaie, che si ostina a chiamare abrigos, e mantenendo assolutamente inoperanti i 17 Consigli Tutelari, quando ne occorrerebbero almeno 66 e con buone equipe tecniche e buone attrezzature per la protezione integrale dei bambini.

 

Il governo dello stato dà il suo contributo chiudendo i pochi Centri Sociali esistenti, addestrando la sua polizia ad eliminare i bambini abbandonati, ad impedirne l’accesso a spazi ricreativi pubblici e mantenendo in funzione Case Permanenti di Tortura (ndt. il riferimento è alle “case” di recupero socio-educative, carceri minorili)destinate a trasformare giovani carenti di rispetto per i loro diritti fondamentali, in pericolosi e ben addestrati delinquenti, rabbiosi per la mancanza di rispetto per la dignità della persona umana nelle strutture del governo statale.

 

 

*Siro Darlan

Giudice della Corte d’Appello del Tribunale di Rio de Janeiro e Coordinatore della Rio Associação Juízes para a Democracia.

(Associazione dei Giudici per la Democrazia – Rio de Janeiro)